Com'è andato lo storico incontro tra Trump e Kim Jong-un
- di Lavinia Devino
- in Internazionale
- — Giugno 13, 2018
Trump si è così espresso durante una conferenza stampa a Singapore.
"E' stato un incontro fantastico che si è svolto meglio di come ci si poteva immaginare" ha aggiunto l'inquilino della Casa Bianca dopo la colazione di lavoro con il leader nordcoreano.
L'accordo firmato con KIm Jong-un è "completo" per dare il via al processo di denuclearizzazione "molto velocemente". "Davanti a Kim un'opportunità senza precedenti". "Le sanzioni rimarranno in vigore fino alla completa denuclearizzazione", ha precitato Trump. "Il mio incontro con Kim è stato onesto, diretto e produttivo", ha dichiarato il presidente.
Si è trattato del primo vertice della storia tra un presidente americano e il leader nordcoreano. Trump dice che il processo di abbandono del nucleare comincerà presto. E Trump ha toccato la spalla di Kim dicendogli qualcosa. "Quello che voglio è portare lo sport in Nord Corea, una squadra di basket professionistico" continua Dennis, "Trump dovrebbe capire che se Kim Jong-Un mi rispetta è perché si fida di me". "Posso dire che adesso lo conosco abbastanza bene". Poi si è riscattata, andando in avanscoperta a Seul a febbraio, per i Giochi Olimpici che hanno aperto la fase di disgelo. Il presidente ha assicurato che ci saranno altri scambi sull'argomento.
Storica la stretta di mano (durata ben 13 secondi) tra i due che è stata immortalata dai fotografi presenti in albergo.
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Tranquilli, non è cambiato nulla in classifica se non per Daniel Ricciardo che così vede svanire il suo giro veloce in gara . Per fortuna l'errore non ha avuto nessun impatto sul risultato di gara. "Era molto chiaro cosa fosse successo".
Il vertice ha "un significato importante e positivo e ha dato il via a una nuova storia", ha commentato il ministro degli Esteri, Wang Yi. L'invito alle parti, inoltre, è di risolvere i nodi sulla sicurezza attraverso "colloqui paritari". - Dopo l'intesa con la Corea del Nord, è l'Iran l'altro obiettivo prioritario dell'amministrazione di Donald Trump.
"E' un onore essere qui", ha detto il presidente degli Stati Uniti, che poi ha aggiunto che prevede di avere con Kim una "relazione formidabile".
Iniziamo, senza aspettare "i ritardatari", ha detto Justin Trudeau. Kim, definito dal tycoon un negoziatore "sveglio e abile", è stato "invitato alla Casa Bianca" e tra i due leader ci saranno "molti altri incontri".
Tuttavia gli elementi precisi, le eventuali contropartite chieste da Kim e tutti i dettagli restano per il momento in ombra, sapientemente sovrastati da spiccati tratti cinematografici che hanno colorato il contesto altrimenti molto più bucolico che hollywoodiano dell'hotel di Sentosa, in Singapore. "In futuro, quando i negoziati entreranno in un ciclo normale, penso che la soluzione delle questioni all'interno del formato a 6 sarà la variante ottimale e ci saranno più garanzie da parte della Corea del Nord". "Il Maresciallo coreano ha parlato in inglese: "Nice to meet you Mr. President", piacere di conoscerla signor Presidente". Ma non solo: l'ex stella dei Bulls con Jordan e Pippen si è detto disponibile ad agire diplomaticamente per sedare i venti di guerra che soffiavano tra Washington e Pyongyang. Ma il vero vincitore non è certo Donald Trump, che ha appena concesso al regime (e di persona) un riconoscimento a cui aspirava da quasi settant'anni.